DIRimè Italia, DIR e integrazione
di modelli evolutivi, APS.

Il I modulo del corso di certificazione CLASI sulla Teoria di Integrazione Sensoriale di J.Ayres prevede la quota d’iscrizione agevolata per i Soci 2019 DIRimè.
Docente del corso, organizzato dall’associazione SENSiS, sarà la Prof. Roseann Schaaf, ricercatrice, docente, terapista e nome di spicco della Sensory Integration J.Ayres.
Siamo lieti di offrire ai nostri Soci 2019 la quota d’iscrizione agevolata al corso introduttivo alla Teoria di Integrazione Sensoriale di J.Ayres organizzato dall’associazione SENSiS.
Autore: dott.ssa Erika Certosino
25 luglio 2017
DIRimè Italia ringrazia la collaborazione con Centro Evoluzione Bambino per l’articolo ad accesso gratuito.
Sistemi neurologici diversi si sviluppano per far si che abilità come camminare, gattonare, parlare e usare le mani, vengano automatizzate dal bambino allo scopo di portare a termine compiti di facile esecuzione. Di conseguenza, noi, ad esempio, ci grattiamo il viso, o camminiamo attraverso una stanza, con uno sforzo di cui siamo molto poco consapevoli. Questo consente alle aree cerebrali “superiori” di focalizzarsi su compiti più complessi come l’apprendimento.
Un’altra abilità che il nostro corpo mantiene a livello subconscio è il controllo della postura. La maggior parte delle persone può assumere una posizione seduta o eretta in maniera automatica, senza alcuno sforzo, poichè si tratta di movimenti che vengono compiuti in modo naturale. Ma alcuni soggetti, specialmente bambini, non hanno forza sufficiente a livello dei muscoli del “core”(formato da muscoli del pavimento pelvico, trasverso dell’addome, multifido,retto dell’addome, obliqui interni ed esterni, erettore spinale, diaframma, grande dorsale, grande gluteo e trapezio). Quando la stabilità del “core” è compromessa, l’apprendimento del bambino non avviene più in modo automatico, perchè compiti che non dovrebbero richiedere alcuno sforzo, diventano di difficile esecuzione e questo si ripercuoterà inevitabilmente sull’apprendimento. Qualunque cosa che, infatti, richiede un’attenzione costante da parte del bambino, gli impedirà di focalizzarsi su compiti più complessi come, ad esempio, imparare a risolvere problemi di matematica o a leggere.
La mancanza di controllo posturale può essere riconducibile a diverse cause:
I segni clinici comunemente associati a deficit posturali riscontrabili in bambini con disfunzioni a livello vestibolare e propriocettivo sono:
Uno dei primi segni riscontrabili in un bambino con debolezza dei muscoli del “core” è la difficoltà nel mantenere l’attenzione. Dal momento, infatti, che il controllo posturale non avviene in modo automatico, questi bambini dovranno cercare di focalizzare la loro attenzione sul cercare di star seduti al banco con la schiena eretta. Questo crea un “ingorgo” a livello delle funzioni cerebrali superiori e questi soggetti sono costantemente forzati a cercare di focalizzarsi contemporaneamente sullo svolgimento di compiti differenti: stare seduto, ascoltare l’insegnante, leggere, scrivere ecc…fino a raggiungere una condizione di “burn out”, di affaticamento tale per cui il loro sistema nervoso si trova letteralmente di fronte ad una scelta: focalizzarsi sul compito di matematica o cadere dalla sedia.
Questo continuo sforzo mentale, naturalmente, determinerà una mancanza di motivazione. Compiti di facile esecuzione si trasformano, infatti, in ostacoli insormontabili. Questo può far apparire questi bambini pigri e svogliati. Sono bambini che spesso vediamo adagiati sul banco o con la testa frequentemente appoggiata sulla mano per sorreggerla o che assumono posizioni inappropriate al computer o mentre guardano la Tv. Questa mancanza di motivazione può avere notevoli ripercussioni in ambito scolastico. La Dott.ssa Jean Ayres affermava che un ruolo fondamentale quando si lavora seduti al banco o alla scrivania , viene svolto dai “movimenti posturali di fondo”, contrazioni muscolari automatiche che mantegono il corpo in equilibrio su due piedi mantenendo l’allineamento fra la testa e il corpo, adattano la posizione di braccia e gambe quando, ad es., vogliamo spingere o tirare qualcosa, stabilizzano varie parti del corpo, come ad es. il cingolo scapolare quando la mano cerca di raggiungere un oggetto distante. I movimenti posturali di fondo richiedono un’integrazione di stimoli vestibolari e propriocettivi e sono fondamentali quando si lavora seduti al banco o alla scrivania. Infatti un segno di frequente riscontro in bambini con problemi di apprendimento è rappresentato da un anomalo movimento del busto quando devono girare la testa o muovere le braccia per scrivere su un foglio. Quando poi il bambino sposta il suo corpo sulla sedia, può cadere e, se l’insegnante cerca di aiutarlo ad assumere una posizione corretta, può osservare che il suo corpo sembra pesante o rigido. Ciò è dovuto al fatto che le aree del tronco cerebrale deputate al controllo dei movimenti posturali di fondo non ricevono messaggi vestibolari e propriocettivi sufficientemente organizzati e integrati.
I movimenti delle braccia e delle gambe sono supportati dai muscoli del “core”, per cui una debolezza di quest’ultimo si ripercuote anche sulla coordinazione, determinando movimenti non coordinati delle estremità, con conseguenti manifestazioni come goffaggine, difficoltà di scrittura (disgrafia) o irrequietezza e agitazione.
L’equilibrio è correlato alla coordinazione. E’ quello che accade in un bambino che cade dalla sedia mentre cerca di focalizzarsi sul compito che gli è stato assegnato in classe. Questa mancanza di equilibrio può essere riconducibile ad un sistema vestibolare disorganizzato che non genera un tono muscolare adeguato e ad una deficitaria interazione tra sistema vestibolare e cervelletto. Se i nuclei vestibolari e il cervelletto, infatti, non processano correttamente gli input provenienti da muscoli e articolazioni il bambino avrà difficoltà nel mantenere l’equilibrio. Se il bambino non ha consapevolezza della posizione della testa e del corpo nello spazio, può inciampare spesso e i suoi muscoli del “core” non forniranno il supporto necessario.
Diverse attività, eseguibili anche a casa, possono favorire il miglioramento del controllo posturale,ad esempio:
Qualunque sia la causa determinante il deficit posturale, il bambino con debolezza dei muscoli del “core” può beneficiare di esercizi che rafforzino questi muscoli. Fondamentali sono dunque una valutazione e un intervento precoci al fine di limitare le importanti ripercussioni sull’apprendimento.