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Autistic Pride Day

Lungi dall’essere una moda, come la definiscono spesso le persone poco informate, la giornata del 18 Giugno si pone l’obiettivo di dare voce alle persone autistiche, non più solo come destinatarə finali passivi di iniziative e servizi calati dall’alto. Vediamo quindi gli obiettivi precisi dell’inziativa di oggi e i presupposti su cui intende creare un dibattito serio e approfondito sul tema della neurodivergenza, della disabilità e del concetto di inclusione.

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18 Giugno 2025

Dott.ssa Giulia Campatelli, Psicologa Psicoterapeuta, Presidente DIRimè Italia APS

Di cosa andare orgogliosə?

Oggi, 18 Giugno, si celebra l’Autistic Pride Day (o, in italiano, Giornata dell’Orgoglio Autistico). 
Si tratta di un’iniziativa internazionale ideata dal gruppo Aspies for Freedom nel 2005, una campagna di sensibilizzazione per il riconoscimento e i diritti civili delle persone autistiche. 
L’Autistic Pride Day si ispira ai movimenti per i diritti della comunità LGBTQ+ e prende luogo per questo a giugno, il mese del Pride. 

 Obiettivi precisi

Lungi dall’essere una moda, come la definiscono spesso le persone poco informate, questa giornata si pone l’obiettivo di dare voce alle persone autistiche, permettendo loro di esprimere la propria prospettiva sulla società, il lavoro, l’accesso ai servizi di salute, condividendo idee e riflessioni in modo attivo e non più solo come destinatarə finali passivi di iniziative organizzate da altrə. Alla base della giornata c’è una netta contrapposizione con la visione tradizionale dell’autismo: questo profilo neurologico, estremamente variegato, non viene descritto come disabilità a prescindere, limitazione sempre negativa da combattere e scongiurare. Non si tratta di romanticizzare o minimizzare le difficoltà che possono vivere una persona autistica e i suoi familiari, bensì di contestualizzare tali difficoltà andando ad approfondire eventuali criticità comunicative, sensoriali, motorie, emotive e cognitive specifiche del profilo individuale della persona evitando di spiegare tutto con il generico “fa così perchè autistica“. Anzi, giornate come il 18 Giugno permettono proprio di intavolare una dicussione più seria intorno ai luoghi comuni e alle carenze di supporto verso le persone neurodivergenti e le loro famiglie.
Ecco alcuni motivi chiave per cui esiste questa giornata:
  • Contrasto allo stigma: sfidare gli stereotipi e i pregiudizi sull’autismo, spesso raccontato senza tener conto della prospettiva delle stesse persone autistiche in grado di raccontarsi
  • Promozione dell’accettazione: celebrare la diversità umana in termini di neurofisiologia e incoraggiare la società ad accogliere le persone autistiche come cittadinə a pieno titolo, cogliendo la preziosa occasione di discutere insieme strumenti che possano rendere la comunità un luogo più flessibile, più creativo, più adattabile a persone diverse con vantaggi e arricchimento per tuttə 
  • Affermazione dell’identità: le persone autistiche spesso affrontano stigma e pregiudizi che le portano a sforzarsi di nascondere le proprie caratteristiche o a conformarsi a modelli che non rispecchiano il loro vero sé.  La giornata è quindi un’opportunità per affermare la propria identità, riconoscere le proprie capacità e il proprio diritto a partecipare attivamente alla società a prescindere da quanto si produce e consuma, a prescindere dallo stato di salute e dalla performatività quotidiana
  • Empowerment e senso di appartenenza: il Pride autistico offre uno spazio sicuro per le persone autistiche dove sentirsi accettate, comprese e valorizzate. Questo può portare a un aumento dell’autostima, del benessere e del senso di appartenenza a una comunità.
  • Sensibilizzazione: L’autismo non è una sindrome da curare ma una diversa modalità di funzionamento del sistema nervoso, un aspetto naturale della neurodiversità umana che permette alla nostra specie di vantare profili diversi e quindi più occasioni di adattamento. Il Pride autistico celebra questa diversità, educando il largo pubblico sulle neurodivergenze, offrendo nuove narrative e i risultati della ricerca indipendente.
  • Movimento per i diritti: la giornata si inserisce nel contesto più ampio del movimento per i diritti delle persone autistiche, per arrivare a garantire l’inclusione sociale, l’accesso ai servizi e il rispetto dei diritti umani.
In sintesi, la Giornata dell’Orgoglio Autistico è un’occasione per celebrare la neurodiversità umana e le tante neurodivergenze, promuovendo un dibattito variegato, serio e informato intorno alla disabilità, alla diversità e al concetto di inclusione per riconoscere il valore unico di ogni individuo, a prescindere dal profilo neurologico con cui nasce. 

Per saperne di più, trovi approfondimenti e contenuti associativi come il webinar con Fabrizio Acanfora, l’articolo sulla prospettiva neurodiversity-friendly e l’articolo sul linguaggio della neurodivergenza

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