La prospettiva neurodiversity-affirming. Cos’è e come svilupparla
Come parlare di neurodivergenze in modo rispettoso e basato sull’accoglienza della biodiversità neurologica umana.
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Dicembre 2022
Dott.ssa Giulia Campatelli, Psicologa Psicoterapeuta, ICDL DIR204 DIR Expert Provider & Training Leader
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Cos’è la prospettiva neurodiversity affirming?
È l’idea che le persone manifestino differenze neurologiche nel modo in cui vivono il proprio corpo e interagiscono con il mondo intorno alla luce di caratteristiche neurologiche, emotive, comunicative e cognitive da rispettare e accogliere e non necessariamente da “riparare”. La società deve quindi accogliere le differenze delle persone nel modo in cui pensano, apprendono, elaborano e percepiscono le informazioni. La prospettiva neurodiversity affirming fa riferimento alla neurodivesità umana come caratteristica della nostra specie, manifestazione naturale della biodiversità. Esempi di profili neurodivergenti, rispetto al profilo neurotipico più frequente, sono l’ Autismo, l’ADHD, la Dislessia, la Disprassia e molte altre condizioni. Qui puoi approfondire il movimento per la neurodiversità iniziato negli anni ’90. Il movimento per la neurodiversità, l’attivismo delle comunità autistiche internazionali e il contrbuto della sociologia hanno posto le basi per la nascita di un dibattito sempre più esteso e profondo di messa in discussione del tradizionale modello medico per le neurodivergenze.
Le alternative al modello medico dell’autismo
Il modello medico ha presentato l’autismo al mondo centrandolo innanzitutto sulla compromissione delle capacità di comunicazione sociale. Ma cosa succede se invece di pensare alle differenze sociocomunicative delle persone autistiche in termini di deficit e alterazioni, le vediamo come una strada a doppio senso? Ovvero, ipotizzando l’esistenza di più modi per comunicare socialmente e non solo uno giusto e uno sbagliato e carente. Il problema della doppia empatia (DEP) è una recente teoria psicologica secondo cui i problemi di comunicazione tra persone autistiche e persone non autistiche (o allistiche) sono divuti principalmente a una mancata comprensione reciproca. Parliamo lingue diverse e, non sapendolo, pensiamo spesso che l’altra persona non sia capace. Sperimentiamo il mondo in modi diversi e ognuno potrebbe avere difficoltà a comprendere o interpretare l’interazione dell’altra persona.
Come possiamo superare il problema della doppia empatia?
Dobbiamo considerare tutte le nostre differenze individuali e cercare di non dipingere le altre persone come una versione meno valida del nostro neurotipo. Ascoltare le persone autistiche in grado di raccontarsi, esplorare il contributo della sociologia nell’ambito di temi per cui solitamente interpelliamo invece soltanto la medicina, sono strategie utili per approfondire la nostra conoscenza delle differenze neurologiche tra le persone e “smascherare” tutti i problemi di traduzione reciproca quando interagiamo con un persone con neurotipo diverso dal nostro.
Riconoscere le distorsioni
Per un linguaggio neurodiversity affirming occorre rivedere anche l’identità attributa alla persona disabile. Spesso infatti le persone neurodivergenti sono anche persone disabili perchè vivono in una società non pensata, anche, per il loro neurotipo e che attribuisce grande valore all’uniformità neurologica e patologizza, di contro, le differenze dal profilo neurotipico più comune. L’abilismo è la discriminazione delle persone disabili nella loro partecipazione sociale e, oggi siamo in grado di riconoscerlo sempre più, assume toni sfumati e permea ogni ambito della vita comune. Qui puoi approfondire l’abilismo dei toni ispirazionali legati all’esposizione della persona disabile. Il linguaggio abilista vede il riferimento alla disabilità, intenzionalmente o meno, come qualcosa di necessariamente negativo. Lo stesso abuso del linguaggio psicolopatologico per indicare comuni emozioni è segno di abilismo (“oggi mi sento depresso” per dire di essere tristi”, “non essere iperattivo!” detto a un bambino vivace, “sono ossessivo-compulsivo!” per indicare l’amore dell’ordine e la propria meticolosità). I linguaggio neurodiversity affirming aiuta a aumentare la nostra consapevolezza delle distorsioni legate alla percezione comunitaria delle neurodivergenze e della disabilità.
Evita di sostenere il masking
Spesso le persone neurodivergenti sono spinte a “mascherare” o camuffare comportamenti sociali che sono loro innati per cercare di adattarsi alle persone neurotipiche intorno e alle aspettative sociali in base a questo neurotipo. Le ragioni principali sono spesso evitare la gogna sociale che consegue all’espressione di caratteristiche neurodivergenti poco conosciute, pressioni del gruppo dei pari, sensazioni di intenso disagio psicologico e inadeguatezza.
Ma secondo la ricerca, il mascheramento continuo possono avere alcuni effetti negativi sulla salute mentale della persona. Il tentativo di nascondere i comportamenti può provocare ansia, depressione, perdita di identità e problemi di autistima. Nei bambini, la pressione sociale a conformarsi può creare anche una pericolosa conseguenza: non fidarsi del proprio corpo, delle proprie sensazioni, dei propri pensieri. Quando si cresce con l’idea di essere persone sbagliate, è difficile tutelare la propria salute mentale.
Come possiamo valorizzare la neurodiversità umana quando si tratta di persone neurodivergenti che mimetizzano i propri comportamenti? Innanzitutto, assicuriamoci di conoscerte e accogliere la possibilità di esser diversi come legge naturale di biodiversità che assicura varietà e adattamento. Se siamo operatori che erogano servizi e terapie, assicuriamoci di supportare le persone neurodivergenti anche nella meta-cognizione, ovvero la consapevolezza dei propri processi di pensiero e la consapevolezza sulle proprie caratteristriche e necessità sensoriali, motorie, comunicative, affettive e cognitive. Piuttosto che perpetuare l’idea che una persona neurodivergente possa vivere tanto meglio quanto più il suo comportamento somiglia allo standard neurotipico, e quindi spingendo implicitamente per il masking, possiamo mostrare il desiderio di conoscere davvero chi abbiamo davanti, comprendere la sua prospettiva sul mondo, aiutare la persona a trovare le proprie strategie per restare a proprio agio nelle varie situazioni di vita. Qui puoi apprpfondire il dibattito attuale sull’uso del linguaggio neurodiversity affirming.
“Quando un fiore non sboccia, aggiusti l’ambiente in cui cresce, non il fiore.” – Alexander Den Heijer
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Il nuovo Consiglio Direttivo di DIRimè!
Per la prima volta, arrivano anche i Genitori!
In occasione dell’Assemblea Socə 2025, l’Associazione ha votato il nuovo Consiglio Direttivo per il triennio 2025-2027. Alcune sono voci che accompagnano DIRimè fin dalla sua nascita e ne garantiscono continuità di visione e impegno sociale, altri sono volti nuovi che hanno contribuito in modo significativo alla crescita associativa negli ultimi anni con ispirazione e impegno personale. E, per la prima volta, possiamo dare il nostro più caloroso benvenuto anche anche ai Genitori.
Ecco il nuovo Direttivo:
Giulia Campatelli, Psicologa Psicoterapeuta, Toscana
Barbara Cravero, Psicologa e Presidente uscente, Piemonte
Sandy D’Alessandro, Psicologa e Insegnante di Sostegno, Sicilia
Lucia La Gioia, Avvocata e genitore, Puglia
Carlo Mancini, Ingegnere e dipendente nel servizio pubblico, Lazio
Valentina Paoli, TNPEE, Veneto
Roberta Repola, TNPEE e Referente uscente per la Campania
Lavoro e Disabilità: l’inversione di tendenza dei mercati
Il tema dell’inclusione lavorativa delle persone disabili è una sfida complessa in tutta Europa ma fondamentale per una società che offra opportunità di partecipazione e raccolta il contributo di ciascunə. In Italia, secondo gli ultimi dati Istat disponibili tra i circa 3 milioni di italiani e italiane con limitazioni gravi solo il 32,5% ha un impiego, a fronte di una percentuale del 55% di quelle con limitazioni non gravi con ampie differenze di genere che vedono le donne penalizzate sistematicamente. In Italia, l’esistenza di una normativa avanzata come la Legge 68/1999, che promuove il diritto al lavoro delle persone disabili attraverso il collocamento mirato, ha avuto un impatto positivo ma persistono barriere culturali, strutturali ed economiche che ostacolano, se non disincentivano, un processo che stenta a sistematizzarsi.
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Con DIRimè abbiamo imparato a conoscere nostro figlio autistico e a vivere felici
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Ascolta la videotestimonianza di Lucia La Gioia, mamma di Angelo (persona autistica) racconta come il supporto di DIRimè abbia permesso a tutta la famiglia di scoprire e valorizzare le caratteristiche del proprio bambino e vivere serenamente riappropiandosi della quotidianità e del diritto di progettare il futuro insieme. Scopri il corso online Parent Training DIRimè: alimentazione, sonno, comunicazione, gioco e relazione in famiglia e coi pari insieme a Psicologhe DIRFloortime.
Insieme a Milano per guardare avanti
Assemblea Socə 2025
Il 13 aprile 2025 si è riunita l’Assemblea Socə DIRimè 2025 presso i locali del Liceo Scientifico San Raffaele di Milano. Come sempre, è stata occasione per guardarsi indietro e fare il punto del lavoro svolto nel 2024: i progetti a sostegno delle famiglie, le iniziative gratuite di divulgazione e sensibilizzazione, le tesi universitarie di ricerca, la formazione DIRFloortime. Ma ancora, tutto quello che l’Associazione ha ricevuto: nuovi contatti territoriali e significative donazioni da parte di famiglie che hanno voluto celebrare così la memoria di persone care e attive nel sociale.
Ma lo sappiamo: l’Assemblea, non è mai una “semplice” assemblea. E’ una giornata di contatto umano e solidarietà ma anche scambio e crescita personale. E così abbiamo sperimentato un bellissimo laboratorio di danza con le danzatrici Martina Sala e Shahrad Mohsenifar che ha approfondito l’impatto del movimento nell’esplorazione dello spazio fisico intorno a sè e di quello relazionale e di come dover adeguare le proprie modalità di movimento a richieste esterne cambi profondamente la facilità e la modalità delle informazioni in arrivo.
E infine abbiamo eletto il nuovo Consiglio Direttivo! Sotto col lavoro, le novità non mancheranno! Guarda il videoriassunto della nostra bellissima giornata insieme.
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